martedì 30 dicembre 2008

La tecnica della pagaiata

Riporto il seguente commento di apertura di un interessante articolo tecnico pubblicato da CS-CANOE, il prestigioso produttore di kayak di Sacili in provincia di Pordenone:

"Di solito solo a quelli che fanno canoa olimpica viene insegnato a pagaiare correttamente. Molti sono convinti che certi tecnicismi siano riservati agli agonisti.
Molti pensano che pagaiando si debba faticare e soffrire e che questa sia l'etica del nostro sport.
Sbagliatissimo: pagaiando correttamente si ha una sensazione di benessere, di efficienza, di potenza piacevolissima, e quei tecnicismi, anche senza fare gare di velocità, anche pagaiando ad andatura turistica, sono preziosi per riuscire a pagaiare a lungo ad una velocità piacevole senza stancarsi, senza stancare solo alcuni muscoli, e soprattutto senza procurarsi indolenzimenti, dolori e tendiniti. Che poi costringono a mesi di inattività e o all'uso del cortisone... (che è sì una sostanza naturale prodotta dal nostro corpo, ma non nelle dosi propinateci dalla medicina occidentale, che dicono presentino qualche controindicazione...)"

Dopo aver letto l'articolo non finirò mai di ringraziare i nostri istruttori Dario, Biagio e Gualtiero che, sin dalle prime lezioni, a costo di apparire ossessivi, insistono nell'insegnarci il modo corretto di pagaiare.

L'articolo è scaricabile dal sito di CS-CANOE: http://www.cscanoe.com/
Ma è disponibile anche sul nostro Gruppo Yahoo: Canoa Turistica Bari.

3 commenti:

UomoAppagaiato ha detto...

Grande Salva... sei puntualissimo nell'aggiornare il blog... sì l'articolo mi è stato utile per focalizzare l'attenzione su alcune sottigliezze che, da principiante, con tutte le nozioni da memorizzare, mi sono sfuggite e spesso mi sfuggono, tipo:
- gomito alto successivamente allo svincolo;
- polso dritto per non sforzare i tendini del polso;
- schiena dritta e leggermente inclinata in avanti;
- punto di attacco il + avanti possibile con trascinamento oltre metà canoa.... appena superato il tronco...
Ritengo poi sia importantissima una cosa che magari la si nota solo col tempo...
è importante che entrambe le braccia collaborino nella pagaiata: e infatti se, da un lato, un braccio "tira" la pagaia immersa nell'acqua (es: braccio destro che tira la pagaia destra nell'acqua), l'altro braccio, in "fase aerea", provvederà a coadiuvare il primo "spingendo" (come se dovesse "infilare", passatemi il termine) la pagaia in fase subacquea (braccio sinistro spinge e aiuta il destro nella pagaiata a destra).

UomoAppagaiato ha detto...

tutto ciò naturalmente coordinato con la torsione del busto che viene facilitata sia dalla spinta delle braccia che dalla spinta delle gambe..

Salvatore ha detto...

Domenica prossima proveremo....ci sarà da ridere!